
In un recente articolo uscito sul Corriere della Sera è comparsa la notizia che dopo l’esperienza di Milano, nel Decreto Crescita all’esame della Camera, sarà introdotta una norma che prevede l’adozione del codice identificativo e l’iscrizione a una banca dati presso l’Agenzia delle Entrate per gli affitti brevi e le locazioni presso strutture ricettive. Questo consentirà di evitare eventuali evasioni fiscali o elusioni. Tutti coloro che metteranno in locazione la propria abitazione dovranno dotarsi di un codice alfanumerico con cui saranno registrati all’Agenzia delle Entrate e «identificati» sulle piattaforme di intermediazione. La norma riguarda tutti i proprietari di case che ricorrono alla formula degli affitti brevi soprattutto attraverso internet, come le piattaforme di Airbnb, Booking, HomeAway ma anche direttamente o attraverso le tradizionali agenzie di intermediazione immobiliare. Secondo quanto ha spiegato Centinaio in una nota, i tempi saranno brevi: «Il nostro obiettivo era arrivare all’approvazione entro l’estate. Ce lo chiedeva tutto il mondo del turismo. Un settore molto importante per il nostro Paese. Con l’impegno di tutti abbiamo raggiunto un risultato importante».
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